Risultato della ricerca: emanuele t.
DUODISCUS
Un grazie a Simona (Simona 66), Valter (Valtered) ed Emanuele (Ambrogini)
mauriziot
... Castel Sant'Angelo e Ponte Vittorio Emanuele II; una foto dedicata a mio fratello Andrea, anche se lui forse avrebbe preferito un bianconero ma il buio della notte è più visibile a colori; Roma, 17 ottobre 2010
PierPaoloMiglietta
Visto che si richiede la precisione......la montagna al centro della foto si chiama "Ciarforon" (3642 m) e la cima sulla destra si chiama Becca di Monciair (3.544 m), fanno parte del Gruppo del Gran Paradiso e si trovano nel Parco Nazionale del Gran Paradiso al confine tra il Piemonte e la Valle d'Aosta. La foto è stata scattata a quota 2800 m poco oltre il rifugio Vittorio Emanuele II. http://500px.com/photo/62994695
PierPaoloMiglietta
Visto che si richiede la precisione......la montagna al centro della foto si chiama "Ciarforon" fa parte del Gruppo del Gran Paradiso ed è alta 3.642 m ed è situata nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. La foto è stata scattata a quota 2800 m poco oltre il rifugio Vittorio Emanuele II.
massimomelis
Particolare degli addobbi natalizi della cupola in galleria Vittorio Emanuele II a Milano
PierPaoloMiglietta
Ponte Vittorio Emanuele I verso ponte Umberto I
GIUSEPPE.MAZZINI
I Laghetti di Tolcinasco si trova a Pieve Emanuele provincia di Milano, confina con il Golf Club di Tolcinasco e con campi agricoli. A 12 kilometri dal centro di Milano. L’Oasi Naturalistica comprende un territorio di 100.000 mq. All’interno del quale sono presenti: - 4 laghetti, frutto del tentativo di avvio di attività di escavazione, alimentati dalla falda: Il Lago dei Pescatori, Il Laghetto della Rana di Lataste, Il Laghetto delle Libellule e Il Lago degli Aironi. - Il bosco planiziale creato con la messa a dimora di 200 essenze autoctone e di 5.000 essenze vegetali intorno alle sponde del lago degli Aironi. - Un frutteto di piante rare con100 piante da frutta, di cui alcune in via di estinzione e un piccolo vigneto.
gigivoz
Nel 1782 Carlo Vanvitelli, per volere di Ferdinando IV di Borbone, realizza su un isolotto sul lago Fusaro, questo casino reale per la caccia e la pesca. La costruzione è a pianta poligonale, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l’uno alla sommità dell’altro dando vita ad una geometria di forme concavo-convesse, terrazzi, scorci vetrati e suggestive prospettive. La costruzione è su due livelli. Al piano inferiore, organizzato intorno ad un salone centrale, due ambulacri posti l’uno a nord e l’altro a sud, rendono il piano più ampio rispetto a quello superiore. Quest’ultimo è infatti più piccolo e presenta quattro terrazze corrispondenti alle coperture dei deambulatori porticati del piano inferiore. Ospiti illustri e personaggi della storia quali Mozart, Rossini, lo zar di Russia, Vittorio Emanuele III e il presidente della repubblica Luigi Einaudi, hanno soggiornato in questa dimora. Un pontile in legno collega la casina alla sponda del lago il cui perimetro è cinto da una banchina costruita con blocchi di pietra lavica del Vesuvio.
IvoMarkes
Il Lago del Gleno è situato in Val di Scalve nella parte iniziale di una lunga vallata che risale a nord verso l\'omonimo monte (m. 2882) e i Passi Bondione (m. 2680) e Belviso (m. 2518). Il primo dicembre 1923 alle ore 7.15 le dieci arcate centrali della diga del Gleno cedettero trascinando a valle sei milioni di metri cubi d\'acqua, fango e detriti. La furia si abbatté sugli abitati di Bueggio, Dezzo, Gorzone, Boario e Corna di Darfo e dopo 45 minuti terminò la sua corsa nel Lago d\'Iseo lasciandosi dietro 356 morti e immani disastri. Il 3 dicembre 1923 giunsero a Darfo a commemorare le vittime il Re Vittorio Emanuele III e Gabriele d\'Annunzio. A causa dell\'impraticabilità delle strade, nessuna autorità poté visitare Angolo Terme e Mazzunno. Il 30 dicembre 1923 il Procuratore del Re incolpava i responsabili della ditta Viganò ed il progettista ingegner Santangelo per l\'omicidio colposo di circa 500 persone. Dal processo, che ebbe luogo tra il gennaio 1924 e il luglio 1927, emerse che i lavori erano stati eseguiti in modo inadeguato (il titolare della diga era stato il vero direttore dei lavori, nonostante non ne avesse le capacità) ed in economia, che il progetto era stato cambiato più volte in corso d\'opera senza le opportune verifiche e che il controllo da parte del Genio civile era stato svolto in maniera approssimativa e superficiale. Il 4 luglio 1927 il Tribunale di Bergamo condannò Virgilio Viganò e l\'ingegner Santangelo a tre anni e quattro mesi più 7.500 lire di multa. Verrà poi scontata la pena di soli due anni e annullata la multa. Attualmente rimangono i due tronconi laterali, uniti da un piccolo muro realizzato allo scopo di impedire il totale deflusso dell\'acqua.
dominique.lucas
Galleria Vittorio Emanuele II
gian_dudu
Milano ... Galleria V. Emanuele .
rita mantarro
Torino. Il Ponte Vittorio Emanuele I, sullo sfondo la collina torinese e Superga. Il nome al ponte è stato dato dai Savoia, ma è conosciuto anche come “il ponte di pietra” per la sua elegante struttura a cinque arcate in grigia pietra di Cumiana e come “il ponte napoleonico”, poiché fu costruito nel 1810 nel corso della dominazione francese a Torino in sostituzione dell’antico ponte in legno di Porta di Po.
JohnnyDep
Insolita prospettiva della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano.
LadyGi
Galleria Vittorio Emanuele II, Milano
gian_dudu
Milano - galleria Vittorio Emanuele . Sezioni prospettiche .
dominique.lucas
Ingresso della Galleria Vittorio Emanuele